Benedetti per benedire
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Predicatore: Past. Paolo La Vecchia
Data della predicazione: domenica 10 agosto 2025
Passo biblico: 1 Cronache 4:9-10
Il brano di 1 Cronache 4:9-10 ci parla di Iabes, un uomo che nasce in un contesto di dolore, con un nome che significa “colui che causa sofferenza”. Portava addosso un’etichetta pesante, come a volte capita anche a noi, segnati dal nostro passato e dalla nostra famiglia. Ma Iabes non si è fermato lì: ha scelto di cercare Dio con una preghiera semplice ma audace. Ha chiesto quattro cose: benedizione, allargamento del territorio, la mano di Dio su di sé e protezione dal male. E Dio ha risposto.
Il messaggio però non si ferma qui. La preghiera di Iabes era legittima, ma centrata su se stesso. Noi siamo chiamati ad andare oltre: non solo “Signore, benedicimi”, ma “Signore, rendimi una benedizione”. Non solo ricevere, ma diventare strumenti di Dio per benedire e salvare altri.
Il vero scopo della benedizione è servire il Regno di Dio: evangelizzare, aiutare, pregare per gli altri, essere una soluzione per chi soffre. Gesù non ci ha salvati per stare seduti in chiesa, ma per andare, predicare, fare discepoli. La presenza di Dio è più importante delle emozioni, perché trasforma la vita e ci spinge a dire: “Eccomi, manda me”.
Oggi il Signore ti invita a fare un passo oltre la preghiera di Iabes. Chiedi di essere benedetto, sì, ma per portare quella benedizione nella vita degli altri. Chiedi di essere liberato, sì, ma per liberare chi è prigioniero. Se smettiamo di pregare solo per noi stessi e iniziamo a chiedere a Dio di usarci, possiamo vedere il fuoco del risveglio nella nostra generazione.
Come Iabes, anche tu puoi iniziare con una preghiera. Ma non fermarti lì. Oggi puoi dire:
“Signore, benedicimi… ma soprattutto, rendimi una benedizione.”