Non dire più “Io non ho nessuno”

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In questo brano del Vangelo di Giovanni incontriamo un uomo malato da trentotto anni, solo, scoraggiato, dimenticato da tutti. Viveva presso la vasca di Betesda, sperando invano in una guarigione che sembrava non arrivare mai. Quando Gesù lo incontra, gli fa una domanda diretta: “Vuoi guarire?”. E quell’uomo non risponde subito “sì”, ma confessa: “Signore, io non ho nessuno…”.

Queste parole esprimono una solitudine profonda: fisica, emotiva e spirituale. Nessuno lo aiutava a scendere nella vasca, nessuno si interessava a lui, nessuno lo vedeva davvero. Quante volte anche noi ci sentiamo così? Invisibili, incompresi, isolati, anche se circondati da persone.

Eppure proprio lì, dove nessuno guardava, arriva Gesù. Lui vede, si avvicina e guarisce. Senza bisogno di acqua agitata, senza intermediari. Gesù gli dice: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina!”. E l’uomo guarisce subito.

Il messaggio per noi oggi è chiaro:
Gesù viene proprio da chi dice “non ho nessuno”.
Lui non ci ignora, non ci evita. Al contrario, si presenta per guarire il cuore prima ancora del corpo, per darci nuova forza e speranza.

Perciò, non dire più “non ho nessuno”:
Gesù è con te. È Lui la vera compagnia, la vera soluzione, la vera guarigione.

“Se mio padre e mia madre mi abbandonano, il Signore mi accoglierà” (Salmo 27:10).

Lasciati toccare oggi dalla sua Parola. Gesù ti chiede ancora:
“Vuoi guarire?”
La risposta è tua.