Quando Dio interviene nell’impossibile
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Predicatore: Past. Davide Casà
Data della predicazione: mercoledì 16 luglio 2025
Passo biblico: 1 Re 17:8-16
La storia di Elia e della vedova di Sarepta è una di quelle che tutti conosciamo bene, e che ogni volta ci parla in modo nuovo. È una storia che ha qualcosa di drammatico: da una parte c’è Elia, un profeta rimasto senza più nulla, nemmeno da mangiare; dall’altra una povera vedova, con un figlio, pronta a preparare l’ultima focaccia prima di rassegnarsi alla morte.
Eppure proprio lì, in mezzo a quella miseria e disperazione, arriva la parola di Dio. E questo è importante: la parola di Dio arriva anche quando tutto sembra finito. Non è mai fuori luogo o in ritardo, anzi, arriva puntuale, proprio nei momenti più difficili. Dio dice a Elia: «Alzati e vai a Sarepta». E lì avrebbe trovato una vedova che lo avrebbe sfamato. Ma pensiamoci: Dio manda il profeta non da una famiglia ricca o in un luogo benedetto d’Israele, ma in un territorio pagano, da una donna che non aveva niente!
Quante volte anche noi ci aspettiamo che Dio ci aiuti in un certo modo: con un bel lavoro, una casa stabile, qualche sicurezza in più… E invece Dio sceglie strade strane, a volte illogiche. Come per Elia, anche per noi la benedizione può arrivare in modi inaspettati e in luoghi che mai avremmo pensato. La cosa bella è che Elia non discute con Dio, non si lamenta, non cerca di capire come possa funzionare questo piano: si alza e obbedisce.
E poi c’è la vedova. Anche lei è straordinaria: davanti alla richiesta di Elia, non si ribella, non si indigna. Gli prepara quella focaccia, pur sapendo che era tutto quello che le restava. E Dio onora la sua fede: la farina e l’olio non finiranno più, giorno dopo giorno.
È questa la fede di cui abbiamo bisogno: non quella che si attiva quando tutto va come avevamo previsto, ma quella che si fida della parola di Dio anche quando tutto dice il contrario. È la fede che ci fa vedere l’invisibile, che ci spinge a sperare anche quando diciamo: “Sto per morire”.
E attenzione: la vedova non si ritrova con vasi pieni per mesi o anni. No, ogni giorno c’era quel poco, ma sufficiente. Dio non ci dà la scorta per tutta la vita, ma ogni giorno ci provvede il necessario. Perché la fede va esercitata ogni giorno: non viviamo di rendita spirituale, ma di una fiducia che si rinnova continuamente.
In fondo, questa storia ci insegna che Dio è il Dio dell’impossibile. Non serve capire tutto, serve fidarsi. E quando ci fidiamo di Lui, anche il nostro piccolo vasetto d’olio non si svuoterà mai.
Dio è fedele, sempre. Anche oggi.