Quando i giusti sono trattati da colpevoli
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Predicatore: Past. Davide Casà
Data della predicazione: mercoledì 6 agosto 2025
Passo biblico: Ecclesiaste 8:9-17
Viviamo in un mondo dove spesso il bene non viene premiato e il male sembra prevalere. La meditazione ci porta a riflettere su una realtà dolorosa ma evidente: ci sono dei giusti che vengono trattati come se fossero malvagi, e dei malvagi che vengono trattati come se fossero giusti.
Questa è l’ingiustizia umana. E tutti, prima o poi, ci siamo scontrati con essa: prepotenze, cattiverie, umiliazioni. In questi momenti, nasce spontanea una domanda: “Ma a che serve fare il bene?” A che serve seguire Dio, vivere con onestà, se poi si viene ripagati con il male?
La risposta è chiara e forte: serve eccome. Non perché vedremo subito giustizia sulla terra, ma perché Dio è il Giudice giusto, e in Lui possiamo confidare.
La Bibbia è piena di esempi di uomini giusti che hanno subito il male:
- Davide, unto da Dio per essere re, ha dovuto fuggire e sopportare l’odio del re Saul. Eppure, non ha alzato la mano contro di lui, ma ha lasciato la sua causa nelle mani del Signore.
- Stefano, il primo martire cristiano, ha subito la lapidazione, ma con gli occhi fissi al cielo ha visto la gloria di Dio. Anche nella morte ha mostrato l’amore di Cristo, pregando per i suoi persecutori.
- E poi Gesù, il Giusto per eccellenza, trattato da malfattore, crocifisso come un colpevole, ha scelto di vincere il male con il bene, donando la Sua vita per salvare l’umanità intera.
Questi esempi ci insegnano che fare il bene ha valore eterno, anche quando sembra inutile nel presente. Non lasciamoci contagiare dalla cattiveria, non rispondiamo al male con il male. Siamo cristiani anche quando riceviamo il male.
Il messaggio è chiaro: guardiamo oltre. Oltre le ingiustizie, oltre il dolore, oltre le persecuzioni. Guardiamo a Gesù, il nostro modello perfetto. La nostra ricompensa verrà da Lui, e Dio non resta in debito con nessuno.
Quindi, fratelli e sorelle, non molliamo. Rimaniamo fedeli, continuiamo a fare il bene, anche quando sembra che nessuno lo noti. Perché Dio vede, Dio conosce, e Dio ricompenserà.
“Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” (Romani 12:21).