Una scelta personale coraggiosa

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In un tempo di grande corruzione morale e spirituale, il profeta Michea compie una scelta personale che risuona attraverso i secoli: “Quanto a me, volgerò lo sguardo verso l’Eterno”. Il messaggio ci invita a riflettere su quanto sia importante, oggi più che mai, prendere posizione in modo individuale davanti a Dio.

Non ci soffermeremo tanto sulla liberazione passata, né sul fatto che Dio sia la nostra luce – verità fondamentali, ma già conosciute – bensì sulla necessità di una scelta personale coraggiosa. In una società dove il male è chiamato bene e il bene è deriso, il credente è chiamato a distinguersi, non per spirito di ribellione, ma per fedeltà all’Eterno.

• “Quanto a me” è una scelta personale, non condizionata dagli altri né dettata dalla tradizione.
• Non si eredita la fede: ognuno deve scegliere di volgere lo sguardo verso Dio.
• La società moderna, come ai tempi di Michea, è in crisi, ma la speranza resta nell’Eterno.
• Troppi si aggregano passivamente alla fede altrui: è il tempo di una decisione autentica e consapevole.
• La presenza di Dio in mezzo a noi è un’opportunità per scegliere la salvezza oggi.

Il sermone termina con un invito diretto: fermati, rifletti, e scegli. Non basta “frequentare” la fede: occorre abbracciarla con il cuore, come fece Michea, come fece Giosuè, come fecero Davide e Asaf.
E tu, oggi, puoi dire: “Quanto a me, io voglio servire il Signore”?